TFP & l'eredità orologiera fiorentina

Dalle Officine Galileo a TFP, un racconto di precisione, passione e innovazione che attraversa generazioni, ma non perde mai di vista le sue radici.

Galileo

Il 1866 fu l’anno della fondazione di Officine Galileo a Firenze, una tradizione continua di altissima qualità nella meccanica di precisione che fornisce sistemi ottici e militari per la Regia Marina Italiana.

Galileo divenne presto un’azienda di grande rilievo, contribuendo allo sviluppo di competenze e abilità meccaniche nell’area. Oggi Galileo è parte di un gruppo internazionale e prosegue la sua attività.

Sulla scia di Galileo, nello stesso periodo e in modo indipendente, nacquero altre due aziende fiorentine.

Guido Panerai & Figlio

La prima fu Guido Panerai & Figlio: fondata nel 1925, si dedicò alla produzione di strumenti e dispositivi navali per la Regia Marina Italiana. Nel 1936, la Regia Marina commissionò a Panerai un orologio da polso resistente all’acqua.

Da lì in poi, la storia di Panerai divenne ben nota. La produzione di Panerai rimase a Firenze fino al 1997, quando il Gruppo Richemont acquisì l’azienda, spostando la produzione in Svizzera e lasciando a Firenze solo le attività commerciali.

Ufficiale della Marina Militare Italiana, diplomato alla prestigiosa Accademia Navale Militare di Livorno e poi in forza alla base navale Comsubin (forze speciali della Marina Militare) di La Spezia, Dino Zei ha accettato la proposta di Panerai di diventare Amministratore Delegato e ha promosso lo sviluppo degli orologi Panerai.

Incaoro

La seconda fu Incaoro: fondata nel 1938 da Enrico Ambuchi, un ingegnere brillante che lasciò Officine Galileo per concentrarsi sulla produzione di casse per orologi e strumenti per immersioni. La sua piccola azienda superò la Seconda Guerra Mondiale e, nonostante la crisi dell’orologeria degli anni ’70, riuscì a trasmettere competenze e macchinari alla seconda generazione (il figlio Antonio).

Antonio Ambuchi, figlio di Enrico, cresciuto in un ambiente legato agli orologi, si focalizzò soprattutto su questi e sulla produzione di Panerai.

Sotto la sua guida, Incaoro produsse l’ultimo lotto di orologi “italiani” di Panerai prima che il Gruppo Richemont trasferisse la produzione in Svizzera. Il trasferimento di Panerai lasciò a Firenze un grande patrimonio di competenze nell’orologeria.

I° parte: Maurizio Mattucci intervista Antonio Ambuchi

Anonimo & Dino Zei

Nel 1997 nacque Anonimo a Firenze, con l’obiettivo di dare continuità al know-how fiorentino nell’orologeria. Ne risultarono orologi eleganti con design italiano, un’innovativa ingegneria delle casse (come il modello Professionale, il primo orologio al mondo da 200 atm) e una tecnologia produttiva che combinava macchinari CNC avanzati con abilità artigianali per la finitura e l’assemblaggio.

Dino Zei di ritrovò nello spirito e Design di Anonimo e così lanciò una collezione con il proprio nome “Dino Zei” all’interno di Anonimo.

Dopo alcuni anni, Anonimo affrontò difficoltà finanziarie e venne acquisita, trasferendo la produzione in Svizzera, nonostante gli sforzi di Maurizio e Antonio per mantenerla a Firenze cercando degl investitori.

Visconti
Nel 2016, Visconti raccolse l’eredità orologiera fiorentina e decise di riportare la produzione di orologi a Firenze. Nel 2015, Visconti assunse Antonio Ambuchi e il suo team. Quindi  nel 2016  Maurizio Mattucci divenne il  CEO. Questo permise a Visconti di offrire nuovamente al mercato globale uno stile italiano unico nell’orologeria, ancora più raffinato grazie a una combinazione di creatività e lusso. 

TFP

Alla fine del 2019 nacque TFP, con Maurizio Mattucci come CEO e Antonio Ambuchi a capo del design e dell’ingegneria. Le città di Firenze e Lucca hanno influenzato lo stile e le caratteristiche tecniche degli orologi TFP, riflettendo le competenze creative del team di ingegneria guidato da Ambuchi, un professionista con oltre 35 anni di esperienza nel design di prodotti di lusso sportivi e innovativi  a diverso titolo coinvolto in progetti quali: qualche Locman, qualche Panerai, tutti gli Anonimo e Dino Zei, qualche UBoat e Kendall, tutti i  Visconti, tutti i TFP,  e altri ancora).

I soci ed imanager di TFP hanno contribuito al successo di queste storie e ora mettono le loro competenze al servizio del progetto TFP, per definire e implementare un nuovo concetto di lusso personale, affrontando una nuova sfida.

II° parte: Maurizio Mattucci intervista Antonio Ambuchi